Oramai sono moltissimi i corsi di preparazione all’esame di avvocato studiati appositamente per aiutare i futuri candidati a superare lo scoglio dell’abilitazione e di raggiungere il proprio obiettivo. Sui social si legge di tutto, da quelli che sono contrari a quelli che invece sembrano non poterne farne a meno. Con questo articolo vorrei chiarire alcuni aspetti che ritengo fondamentali per cercare di chiudere definitivamente l’annosa questione.
L’analisi delle proprie capacità.
Il candidato, che deve scegliere se frequentare un corso o meno (che sia esso intensivo o annuale) deve necessariamente fare una lunga ed approfondita analisi “di coscienza” e cercare di capire le proprie esigenze. Infatti (e per fortuna) non siamo tutti uguali e non dipende dall’essere più o meno intelligente ma solo dalla propria predisposizione allo studio, al tempo che si ha a disposizione, gli stimoli che si hanno o meno e soprattutto come viene gestito lo stress.
La predisposizione allo studio:
riprendere i libri dopo un anno e mezzo o due anni o in alcuni casi ancora di più non è cosa facile. L’essere diventati praticanti vi ha permesso di consocere un nuovo mondo e vi ha necessariamente distolto dai libri universitari. Questo ha fatto si, che l’abitudine allo studio sia andata persa. Ora non tutti sono in grado di riacquistarla velocemente e in molti casi è necessario una sorta di obbligo esterno che dia quello stimolo in più. La preparazione all’esame di avvocato prevede molto studio di stampo universitario anche se con qualche accorgimento pratico.
Il tempo che si ha a disposizione:
questo è un fattore importante. Serve tempo per studiare e come quando si era all’università, non si può studiare essendo stanchi (dopo una giornata passata allo studio del dominus) o con la testa sommersa da altri pensieri (l’udienza del giorno dopo) oppure solo il sabato e la domenica. Bisogna essere bravi a ritagliarsi del tempo che non sia notturno per studiare e per esercitarsi. Molte volte capita che il dominus vi dia molti compiti da svolgere e che non rimanga poi altro tempo per voi.
Gli stimoli:
per stimoli non intendo la voglia che il candidato ha di superare l’esame. Si presume che quello lo abbiano tutti. Mi riferisco alla priorità che vengono date ai vari stimoli. Se la vostra priorità è far bella figura con il vostro dominus, allora non avrete neanche la forza di rifiutare alcuni compiti che vi vengono assegnati e conseguentemente non avrete tempo per lo studio. Se la vostra priorità è il vostro o la vostra compagna, questo leverà tempo allo studio ecc. ecc.
Gestione dello stress:
un aspetto sottovalutato da molti è lo stress in sede di esame. Infatti saperlo gestire adeguatamente rende l’esame molto più facile e snello. Ci sono persone che sotto stress rendono meglio come quelle che invece si bloccano e non riescono più a ragionare correttamente.
Il risultato della vostra analisi.
Sulla base del risultato dell’analisi degli aspetti sopra menzionati, potrete sapere se siete una persona che necessita di frequentare un corso per l’esame di avvocato o meno.
Infatti qualora voi abbiate mantenuto una buona attitudine allo studio, abbiate la forza e la possibilità di ritagliarvi senza fatica il tempo necessario e soprattutto siete in grado di mettere sempre e comunque lo studio al primo posto come impegno quotidiano allora di certo non avrete la necessità di frequentare un corso specifico. Dovrete solo reperire gli strumenti necessari per capire la tecnica e il metodo per la redazione di un parere ed un atto che sia valutato sufficientemente dalla futura commissione. Per far questo ci sono molti testi a disposizione tra cui, uno specifico per il diritto penale è stato recentemente pubblicato da Hdemos (clicca qui).
Coloro i quali invece, per qualsivoglia motivo, non abbiano risposto positivamente all’analisi precedente, dovrebbero valutare con molta attenzione la possibilità di partecipare ad un corso di preparazione all’esame. Questo non significa essere inferiori, ci mancherebbe, ma solo che, a causa di contingenze esterne, il soggetto necessita in qualche modo di uno stimolo esterno che gli imponga una preparazione metodica.
Infatti anche il dominus più severo, di fronte al proprio praticante che dice, ad esempio di venerdì pomeriggio, di doversi assentare per frequentare un corso in vista dell’esame di stato, non obietta nulla; così come avere delle tracce da svolgere a casa, fa sì che il tempo per la loro redazione venga trovato.
Un corso vi aiuta anche a gestire lo stress mediante le varie prove di simulazione o mediante lo specifico stress test proposto da Hdemos (clicca qui)
Come superare l’esame di avvocato senza frequentare un corso.
Veniamo al nodo della vicenda. Per tutti coloro che hanno risposto positivamente all’analisi è assolutamente possibile superare l’esame senza frequentare un corso. E’ necessario studiare e scrivere tanto, anche se questo non è sufficiente. Purtroppo in sede di pratica è difficile che vengano svolti dei pareri su questioni giuridiche e pertanto il candidato deve necessariamente capirne il meccanismo. Per fare questo ci sono molti libri e manuali che spiegano come redigere un parere o un atto e ci sono ancor di più manuali con pareri già redatti con cui potersi esercitare.
A chi volesse preparasi autonomamente ad affrontare l’esame di avvocato consiglio di:
- studiare il diritto sostanziale;
- acquistare manuali che spiegano come si redige un parere e quali sono i passaggi logici da affrontare;
- acquistare più manuali di atti e pareri già svolti così da esercitarsi e controllare successivamente i propri elaborati;
- trovare un soggetto terzo che possa correggere gli elaborati oppure affidarsi a correzioni esterne esperte (valuta il modulo correzioni di Hdemos)
- scrivere gli elaborati a mano come se ci si trovasse realmente in sede di esame e cercare di farlo in sole 4 ore;
- impegnarsi a scrivere con una bella grafia;
- utilizzare molto il codice annotato; imparare ad usarlo e capirne la sua struttura così che non abbia più segreti per voi.
Per il resto non posso far altro che augurare un grande in bocca al lupo a tutti voi che aspirate al titolo di avvocato
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