Con la riforma dell’esame per l’abilitazione professionale l’accesso alla professione si fa ancora più difficile per i per i praticanti avvocati; infatti, dopo numerose proroghe è oramai certo che a far data dal 28 settembre 2020, i nuovi praticanti saranno tenuti a partecipare ai corsi di preparazione obbligatori di 18 mesi.
I corsi
I corsi saranno organizzati da Ordini, associazioni forensi e altri enti accreditati; avranno una durata minima di 160 ore in 18 mesi e sarà previsto – ovviamente – l’obbligo di frequenza al 80% delle lezioni. Prevista anche la possibilità di svolgere alcune lezioni in modalità e-learning, ma non più di 50 ore. Inoltre sono obbligatorie delle verifiche intermedie e una finale.
La prova finale
Al termine del corso, superata con successo la prova finale, il praticante avvocato riceverà un certificato di compiuto tirocinio, necessario per iscriversi all’esame; inutile sottolineare che qualora non superi la prova finale sarà tenuto a frequentare nuovamente il corso. Questo obbligo riguarda fortunatamente solo l’ultimo semestre.
Un elenco degli enti accreditati sarà reso pubblico sul portale istituzionale del CNF e del Consiglio dell’Ordine del circondario.
E-learning
Prevista la possibilità di svolgere delle lezioni via internet, ma vi è un limite di 50 ore. Naturalmente deve essere predisposto un sistema di verifica che assicuri l’effettivo svolgimento dell’attività e l’attenzione del candidato durante la lezione a distanza.
Materie obbligatorie
- Diritto Civile, Diritto Penale, Diritto Amministrativo;
- Procedure Civile, Penale e Amministrativa, il tutto integrando anche il processo telematico;
- Le tecniche impugnatorie e le procedure alternative per la risoluzione delle controversie;
- L’ordinamento e la deontologia forense;
- La tecnica di redazione degli atti giudiziari rispettando il principio di sinteticità
- La redazione dei pareri stragiudiziali nelle materie di diritto sostanziale e processuale;
- Tecniche della ricerca delle fonti e del precedente;
- Il linguaggio giuridico e l’argomentazione forense;
- Diritto Costituzionale, Diritto del lavoro, Diritto Commerciale, Diritto della UE, Diritto Internazionale, Tributario e Ecclesiastico;
- Organizzazione e amministrazione dello studio;
- Aspetti contributivi e tributari della professione di avvocato;
- La previdenza forense;
- Elementi di ordinamento giudiziario e penitenziario.
Borse di studio.
L’ente che organizza il corso, ha la possibilità di prevedere delle borse di studio in favore dei praticanti meritevoli per rendimento o in ragione del reddito.
Esonero dall’obbligo di frequenza
È previsto un esonero dall’obbligo di frequenza fino a 6 mesi, per i praticanti che dimostrino che il tirocinio sia svolto in un altro paese facente parte dell’Unione Europea
Commenti