L'assistenza stragiudiziale si compone quasi sempre di due attività. La consulenza e l'assistenza vera e propria. Queste due fasi non sono necessariamente vincolate l'una all'altra.
La consulenza è prodromica all'assistenza e può anche non necessariamente comportare la sucessiva assistenza. Infatti con la consulenza, che si può richiedere in forma orale o scritta, viene fornito un parere giuridico su di una questione ben specifica. Dal risultato del parere, e dalle scelte personali, dipende poi la successiva fase dell'assistenza. Le consulenze avvengono generalmente presso lo studio del professionista e coinvolgono solo il cliente ed il professionista.
L'assistenza stragiudiziale, o extragiudiziale è una attività di supporto in determinate questioni che il cliente potrebbe anche espletare in piena autonomia ma che, per una maggior tutela, preferisce essere assistito da un professionista. L'assistenza stragiudiziale coinvolge il professionista che, su espresso mandato, opera in nome e per conto del proprio cliente, ed un soggetto terzo.
Questa tipologia di assistenza, alle volte necessaria al fine di tutelare i propri diritti o per resistere alle pretese altrui, permette al cliente di ricevere una assistenza dall'insorgere della problematica sino alla sua definizione.
L'attività può essere svolta direttamente dai referenti del network, o da un altro avvocato appartenente al network, scelto sempre in base alla propria specializzazioni. Siamo così in grado di garantire una assistenza in tutte le fasi del giudizio sia per il I^ che il II^ grado, nonché per le magistrature superiori (Suprema Corte di Cassazione – Consiglio di Stato – Corte dei Conti – Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche).
Al fine di permettere all'avvocato di poter svolgere la propria attività, il cliente dovrà sottoscrivere, oltre al conferimento di incarico, un mandato specifico per ciascuna questione. In mancanza l'avvocato, anche volendo, non potrà in alcun modo rappresentare il cliente.