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Ad oggi non sono intervenute proroghe all’entrata in vigore dell’art. 49 della Legge 247/2012. Questo significa che, allo stato, l’esame abilitativo alla professione forense che si terrà a dicembre 2020 si svolgerà senza l’ausilio dei codici annotati. Il legislatore aveva avuto la possibilità di farlo con la pubblicazione del decreto milleproroghe del 30 dicembre 2019 ma, al suo interno, non si evince nulla in relazione all’esame di Stato.
Anche il disegno di legge A.C.1237, che vorrebbe modificare alcuni aspetti della normativa forense, è fermo nelle commissioni e non viene discusso né trattato (Clicca qui per leggere il testo).
Ho già parlato in alcuni articoli delle varie conseguenze dell’applicazione della nuova normativa (clicca qui) ma, vista la confusione che c’è nel web, vorrei fare un pochino di chiarezza. Infatti si parla moltissimo della modifica dell’esame di Stato, ma non si parla della modifica dell’attività pratica che il praticante dovrà effettuare per accedere all’esame abilitativo la professione forense.
Esame avvocato 2020 – L’accesso alla professione – cosa cambia
Tutti i nuovi praticanti che si iscriveranno ai propri albi dal 28 settembre 2020 dovranno necessariamente effettuare un corso di 18 mesi. Tali corsi saranno organizzati dagli ordini forensi e da altri enti accreditati. (Hdemos sarà uno degli enti accreditati). Il corso sarà di almeno 160 ore e prevede delle prove intermedie ed una prova finale. Superata la prova finale, il praticante riceverà un attestato che sarà necessario per l’iscrizione all’esame di Stato.
Esame avvocato 2020 – L’evoluzione normativa
- nel 2012 è stata approvata la Legge 247 intitolata “Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense” la cui entrata in vigore è stata febbraio 2013;
- l’articolo 46 comma 7 della L. 247/2012 recita: “Le prove scritte si svolgono con il solo ausilio dei testi di legge senza commenti e citazioni giurisprudenziali. […]”
- l’art. 49 della predetta legge prevedeva che “Per i primi due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato si effettua, sia per quanto riguarda le prove scritte e le prove orali, sia per quanto riguarda le modalità di esame, secondo le norme previgenti.” Questo significava che per l’esame di abilitazione del 2013 e 2014 sarebbe stato ancora possibile utilizzare i codici annotati;
- ci sono state numeroso proroghe che hanno di fatto rinviato di anno in anno l’entrata in vigore dell’articolo 49 fino all’ultima proroga avvenuta con il decreto mille proroghe ( D.L. 91/2018) che ha rimandato al 2020 l’entrata in vigore della normativa.
Esame avvocato 2020 – Come si svolgeranno le prove pratiche
Le tre prove saranno caratterizzate dal solo utilizzo dei codici non annotati. Questo significa che il candidato dovrà avere una preparazione decisamente superiore a quella avuta negli anni passati in quanto, senza l’aiuto della giurisprudenza, sarà necessario conoscere molto bene gli istituti.
Sicuramente non sarà necessario conoscere tutta la giurisprudenza, né tantomeno tutti i differenti orientamenti. Sarà di primaria importanza dimostrare di saper ragionare e di saper argomentare le proprie ragioni;
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